Il futuro dell’Europa come ideale e come realtà, come fattore di stabilità e di pacificazione e come formidabile consolidamento dell’alleanza di valori che unisce l’occidente sono stati i temi dibattuti dagli studenti della cattedra Jean Monnet di studi europei presso la Steven J. Green School of International and Public Affairs della Florida International University: il Vice Console Generale Giacomo Montrasio ha animato la discussione insieme ai colleghi di Germania, Francia, Paesi Bassi e Irlanda (fra i pochi uffici consolari di carriera di stati membri con sede a Miami).
Nel suo intervento, il Vice Console Generale ha sottolineato come l’Europa a 27 di oggi nasca alla fine della “Guerra civile europea” – come è stato chiamato il secondo conflitto mondiale – nell’auspicio comune, anche americano, di vedere pace e stabilità dove per secoli avevano regnato incertezza e conflitti. La storia dell’integrazione europea è infatti una storia di successo che è stata scritta a più mani e che guarda con ottimismo agli sviluppi del futuro. “Molte sono le sfide quotidiane che siamo chiamati ad affrontare in maniera sempre più condivisa, nella certezza che uniti sapremo rispondere meglio e prima, che non da soli”. Per noi europei l’interesse nazionale è inseparabile dall’interesse comune. In tale quadro, la relazione speciale con gli Stati Uniti che, come detto, accompagna il percorso europeo sin dalla sua nascita è un asset imprescindibile per le due sponde dell’Atlantico, specie in tempi di grande incertezza globale come quelli in cui viviamo. Nei momenti difficili, infatti, poter contare sugli amici è una di quelle certezze che rassicurano. Navigare insieme nei mari in tempesta aumenta la possibilità di trovare la giusta rotta e approdare uniti in porti sicuri. “Europa e America possono avere visioni differenti su alcuni temi, ma questa è la ricchezza del nostro rapporto”. Diversi punti di vista consentono di affrontare la realtà complessa da diverse prospettive e quindi di fornire soluzioni non parziali, ma efficaci proprio perché complete. Questo è ciò che abbiamo fatto insieme, negli ultimi 75 anni. Ed è ciò che, siamo certi, continueremo a fare per anni in futuro. Le differenti opinioni non toccano infatti quel nucleo solido di valori, non negoziabili, che Europa e Stati Uniti condividono nel loro rispettivo DNA: la difesa della democrazia, lo stato di diritto, la garanzia delle libertà fondamentali, l’impegno per la tutela dei diritti umani, la ricerca della pace, l’importanza della diplomazia. La più importante lezione dell’integrazione europea è quella matrice valoriale che possiamo adattare a ciascuno dei rapporti speciali che l‘Unione europea ha con i suoi partner più importanti, a partire dagli Stati Uniti: “cooperazione e non competizione”, nelle parole usate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in una sua recente visita in Francia.