Grande successo di pubblico per la commemorazione del Giorno della Memoria organizzata ieri sera dal Consolato Generale d’Italia a Miami e dall’Istituto Italiano di Cultura in collaborazione con l’American Jewish Committee della Florida meridionale. L’evento, che ha voluto essere anche un tributo all’opera del grande scrittore italiano Primo Levi, ha offerto l’occasione per una profonda riflessione sul legato morale della Shoah, coinvolgendo la collettività italiana e i rappresentanti della folta comunità ebraica della Florida, fra le maggiori degli Stati Uniti.
Il programma si è aperto con la presentazione dell’edizione americana delle “Opere Complete” di Primo Levi, curata magistralmente dalla scrittrice Ann Goldstein (intervenuta per l’occasione) e pubblicata con il sostegno della Farnesina. Per dare viva voce alle parole terse e potenti di Primo Levi, l’attore Lorenzo Patanè ha recitato, in inglese e in italiano, alcuni passi tratti da “Se questo è un uomo” e “La tregua”. Il pubblico, fra cui due sopravvissuti all’Olocausto e molti discendenti di vittime, si è commosso, trasportato nella realtà cruda e senza filtri delle esperienze della vita nei campi di sterminio.
Rappresentanti di centri di ricerca dell’Università di Miami, associazioni della comunità ebraica e organizzazioni affiliate all’AJC sono poi intervenuti sul tema della trasmissione dell’eredità della Shoah alle generazioni future: Stephanie Rose, cofondatrice dell’Organizzazione 3G Miami, che riunisce i nipoti (terza generazione) dei superstiti dell’Olocausto, ha dialogato con Miriam Klein Kassenoff, scampata da bambina (child survivor) allo sterminio in Slovacchia e apprezzata studiosa dello Yad Vashem. La giornalista e regista Leslie Benitah ha presentato dei brevi video estratti dal suo documentario “The Last Ones”, che raccoglie le voci degli ultimi superstiti degli orrori dell’Olocausto, ancora in vita. In chiusura la rabbina Julie Jacobs (Center for Jewish Life at Beth David) ha raccolto il pubblico in un momento di riflessione e di spiritualità, riaffermando la responsabilità condivisa del perpetuare il ricordo, in modo che il male assoluto della storia non si ripeta di nuovo