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La cucina italiana è patrimonio dell’umanità UNESCO

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“La cucina italiana, tra sostenibilità e diversità bioculturale” è stata iscritta alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.

Il riconoscimento arriva durante la ventesima sessione del Comitato Intergovernativo della Convenzione del 2003 a Nuova Delhi, in India. Come affermato nella documentazione presentata per la candidatura, la cucina italiana è una pratica quotidiana che comprende conoscenze, rituali e gesti che hanno dato vita a un uso creativo e artigianale dei materiali, contribuendo a creare un’identità socio-culturale condivisa e allo stesso tempo cronologicamente e geograficamente variegata.

L’UNESCO riconosce in questo modo la rappresentatività della cucina italiana come veicolo di cultura: si tratta di un insieme di saperi non solo culinari, ma anche conviviali e sociali che sono trasmessi di generazione in generazione su tutto il territorio nazionale. Attraverso la condivisione del cibo, la creatività gastronomica e lo stare insieme, la cucina italiana si fa portatrice valori di inclusività e di sostenibilità ambientale.

L’iscrizione giunge al termine di un lungo processo di studio e coordinamento da parte delle comunità proponenti, teso a valorizzare le numerose sfaccettature culturali e locali di un elemento che contraddistingue il nostro Paese nella sua interezza in un’ottica di apertura e ospitalità, in linea con i valori dell’UNESCO.

Nel corso della sua missione in India, il Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ha partecipato alla 20esima Sessione del Comitato Intergovernativo Unesco per la salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale celebrando il prestigioso traguardo della Cucina Italiana. “Questo risultato è frutto di un forte gioco di squadra tra istituzioni, associazioni, chef e produttori, ottenuto anche grazie al lavoro costante delle nostre Ambasciate e Consolati in tutto il mondo” ha sottolineato il Ministro.

Avanzata dal “Collegio Culinario Associazione culturale per l’enogastronomia italiana”, in collaborazione con Casa Artusi, Accademia della Cucina Italiana e la rivista “La Cucina Italiana”, l’iscrizione della Cucina Italiana nella Lista UNESCO ribadisce la centralità dell’eccellenza italiana in ambito culturale, di crescita, innovazione e sostenibilità.

Nel 2024 l’export agroalimentare italiano ha raggiunto il record di 68 miliardi, in crescita di oltre l’8%. Nei primi otto mesi del 2025, ha registrato un ulteriore aumento del 6%, evidenziando una crescente domanda di prodotti italiani in tutto il mondo.

“La nostra cucina è identità, tradizione, crescita ed innovazione”, il Ministro Antonio Tajani ha celebrato così l’iscrizione della Cucina Italiana nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. “Questo riconoscimento rappresenta un prestigioso traguardo, che rende omaggio alle tradizioni e ai territori del nostro Paese e riflette il nostro impegno quotidiano nella valorizzazione e nella promozione del patrimonio agroalimentare e della nostra filiera, oltre che del gioco di squadra tra istituzioni, associazioni, chef e produttori, insieme alle nostre Ambasciate e Consolati in tutto il mondo”.

 

Per ulteriori info: consulta il sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e  quello della Commissione nazionale italiana per l’UNESCO.